La scoperta di Formia Maurizio su Pub Med
Senza citare la fonte.
Maurizio Formia scrive e noi pubblichiamo a sua difesa e tutela:
“Sarò polemico. Da troppi anni sono vessato da alcune Istituzioni mediche.
Gli accademici/ricercatori che utilizzano tesi di un non accademico….senza conoscerle.
Come la chiamereste questa “nuova disciplina”?
Questa “scienza”, secondo me, va quantomeno revisionata eticamente.
“Questa volta non l’ho letto, so già dove vanno a parare.
Lo definisco “pressapochismo arrabattante internazionale”.
Ho fatto un’altra operazione: ho cliccato su “Trova” del browser per cercare se nell’articolo compariva la parola “Formia-2009”.
No, nemmeno questa volta c’è la citazione alla mia fonte.
E’ ormai “sport internazionale” spacciare la mia immagine, contenente parte della mia scoperta ed invenzione per loro scoperta, opera di ingegno/proprietà intellettuale violando palesemente etica professionale, copyright e diritti.
A queste accademiche menti occorrerebbe ricordargli che quella immagine che indica la scoperta che il cranio è sostenuto ANCHE dalla mandibola, è frutto di anni di sofferenze, sacrifici, denunce contro la medicina di sistema, contro le stesse persone che hanno pubblicato questo articolo.
Ma la cosa peggiore è l’articolo ovvero una summa di errori anatomico-meccanici che scredita la mia immagine che ha tutt’altro significato.
Questa è la medicina oggi?
Un articolo sulla US National Library….nemmeno “Indiana Jones”….ma scherzi e paradossi a parte, non c’è niente da scherzare.
Ormai la mia scoperta è entrata nella letteratura medico-scientifica, abusivamente.
L’unica immagine che compare in questa pubblicazione che evidenzia il pensiero (meccanicamente confuso ed errato, ci tengo a sottolinearlo) di chi ha scritto l’articolo, è la mia creata da me nel 2007 e che indica sostanzialmente una parte della mia scoperta:
L’articolo è accattivante ma ad una rapida lettura si capisce che sono ancora in alto mare….la prova provata è che se utilizzano l’immagine che indica parte della mia scoperta ed invenzione significa che sono ancora in alto mare e non si avvicinano nemmeno lontanamente alla soluzione del problema.
Siamo realisti. Siamo scientifici.
Ma quando si parla di questi “disturbi” che dovrebbero chiamarsi problemi di natura meccanica-abituale, non capisco come mai vi ostinate a rivolgervi a persone “col titolo” che poi scopiazzano me anche su riviste internazionali che non sono certo Novella 2000 (con tutto il rispetto per Novella 2000):
Di seguito la mia immagine copiata abusivamente e senza citare la fonte:
Auguri.
Pubblico per dovere di cronaca, ovviamente, adottando, sempre ovviamente, le dovute tutele.
State attenti a chi vi rivolgete ed alle fonti che citano.
Di seguito il link all’articolo:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7739223/
Di seguito il link all’articolo sugli innumerevoli plagi e tentativi di imitazione della mia scoperta ed invenzione: